I Vini del Rodano sono molto ricercato per le particolari proprietà organolettiche dei terroir che hanno reso famosa i vini di questa terra e il Domain Dard et Ribo ne rappresentano una delle più importanti espressioni.
René Jean Dard e Francois Ribo fondano la loro tenuta a Mercurol, vicino a Tain l'Hermitage nella parte nord del Rodano dove Sirah e Viognier regnano sovrani.
Una coppia di vignaioli che viene a formarsi agli inizi degli anni '80 con l'acquisizione di un solo ettaro di terreno coltivabile a vigna per produrre, nel 1984, la loro prima annata di vino naturale.
Oggi, sono i produttori di vini naturali più acclamati e ricercati nella maggior parte dei wine bar e delle enoteche di questa regione di Francia e, addirittura, in Giappone, con un ampliamento dei loro terreni a 8 ettari disseminati tra 7 villaggi completamente coltivati nel rispetto del terroir e della tradizione del loro territorio.
Tutti i loro vigneti sono coltivati a Sirah e con la varietà a bacca bianca autoctona Roussanin gestiti in attività biodinamica con esclusione totale di chimica di manipolazione e di sostegno prediligendo l'uso di rame e zolf.
L'attenzione prosegue in cantina, dove in seguito ad una raccolta manuale selezionata i grappoli vengono diraspati al 90% mantenendone una parte per favorire la fermentazione spontanea senza lieviti selezionati, con una macerazione variabile dai 10 ai 20 giorni secondo l'annata senza nessun controllo delle temperature e senza anidride solforosa.
I vini del Rodano di Dard et Ribo sono vini naturali eleganti e profondi, molto minerali, che esprimono perfettamente la maestosità organolettica del terroir che viene sapientemente enfatizzata dalle tecniche naturali dei due produttori.
Per la grande maggioranza dei viticoltori francesi la produzione nel rispetto della piena espressione organolettica del terroir è una costante, una filosofia sulla quale si basa la cultura enologica di questa regione che persegue come primo obiettivo la vinificazione di prodotti in grado di esprimere il legame con il territorio e salvaguardare le differenze regionali contro la standardizzazione dei vini.
