SELOSSE
Jacques Selosse, il mito dello Champagne
Jacques Selosse e Champagne sono parole che accostate significano eccellenza. Selosse è un mito delle bollicine francesi, punto di riferimento assoluto per la zona vitivinicola francese di Champagne.
Jacques Selosse e suo figlio Anselme Selosse iniziarono nel 1974 a vinificare autonomamente le proprie uve, quando la produzione di Champagne era monopolizzato da poche grandi Maison, imprimendo un’importante svolta qualitativa e diventando un modello di riferimento per tutti i piccoli vigneron indipendenti di Champagne.
La cantina di Champagne Jacques Selosse ha sede ad Avize, comune Grand Cru per lo Chardonnay, ma con il tempo Anselme, che già disponeva di quattro ettari di materiale formidabile in Côte de Blancs, ha acquisito altre vigne di circa un ettaro l’una: Chardonnay a Cramant e Mesnil-sur-Oger, Pinot Noir a Verzenay, Ambonnay, Ay e Mareuil sur Ay, l’unico comune fra questi ad essere Premier Cru, ma con una classificazione del 99%.
Lo stile unico ed inimitabile di Selosse, che lo ha reso celebre tra i produttori e gli appassionati di Champagne, è la maturazione spinta che porta le uve ad essere raccolte in uno stato perfetto; la ricerca mirata dell'ossidazione, difatti i suoi Champagne subiscono lunghe soste sui lieviti; l'utilizzo del metodo Soleras per l'assemblaggio dei vini base.
Le vigne sono coltivate in maniera naturale e rispettosa dell’ambiente, senza l’uso di prodotti chimici di sintesi, con potature molto basse e rese ridotte dando vita a vini naturali quali sono gli Champagne Selosse. In cantina le fermentazioni avvengono con soli lieviti indigeni e il “liqueur d’expedition” è costituito da solo fruttosio puro d’uva.
La produzione annua si aggira attorno alle 57mila bottiglie di Champagne Selosse: tutti indistintamente Champagne di raro fascino, dotati di purezza e di intrigante originalità, in cui andare alla ricerca di profumi e sapori che hanno infinite sfumature colorate.